Dopo essere rimasto vittima di un errore giudiziario costatogli oltre tre anni di carcere ed essere stato riabilitato da una sentenza di revisione che lo ha definitivamente assolto, Alfonso Bolognesi, è tornato ad indossare l’uniforme dei Carabinieri dopo 14 anni e presto riacquisterà anche i gradi persi. Sulla sua esperienza uscirà presto il libro dal titolo “Vittima innocente: la storia di un errore giudiziario”, scritto da Raffaele Crisileo avvocato che ha seguito Bolognesi nel suo calvario giudiziario.
Un incubo durato 14 anni quello dell’ex comandante della Stazione Carabinieri di Pinetamare di Castel Volturno (in provincia di Caserta) ed iniziato il 28 ottobre 2008, con un decreto di fermo sottoscritto da diversi magistrati della Dda di Napoli, con l’accusa di corruzione aggravata dalla finalità mafiosa per aver agevolato il clan dei Casalesi.
Il maresciallo Bolognesi venne scarcerato, ma, alla fine del processo, gli fu comminata una condanna definitiva a 4 anni di reclusione per essere stato considerato a quell’epoca in seno alle istituzioni la talpa del boss Setola che egli, secondo l’accusa, avrebbe aiutato a sfuggire più volte alla cattura. Si costituì, spontaneamente, accompagnato dall’avvocato Crisileo alle porte del Carcere Militare di Santa Maria Capua Vetere, dove rimase 3 anni e mezzo.
Una vita distrutta, senza più stipendio, con una dignità perduta. Una moglie, che per sopravvivere, fu costretta a fare umili lavori di collaboratrice domestica. Fin quando non arrivò una luce in fondo al tunnel. Un nuovo processo, per un altro reato, che si concluse con l’assoluzione. L’accusa era di aver omesso controlli ad un esercizio commerciale situato sul litorale domitio che deteneva delle macchinette videopoker le quali, secondo la Procura, erano illegali. Il tutto in cambio di denaro.
Con quella sentenza assolutoria (in cui il maresciallo Bolognesi aveva addirittura rinunziato al beneficio della prescrizione, come gli aveva consigliato l’avv. Crisileo ) si è aperta la strada al processo di revisione della condanna definitiva svoltosi dinanzi alla Corte di Appello di Roma che ha portato ad una totale rivisitazione dell’istruttoria, con la escussione dei collaboratori di giustizia. Altri due processi a cui è stato costretto il maresciallo Bolognesi che hanno cancellato l’onta di una condanna infame.
Ora il maresciallo Alfonso Bolognesi, seriamente provato da una vicenda giudiziaria terribile, una vera e propria odissea, non solo ha ottenuto il rentegro nel servizio attivo dell’Arma dei Carabinieri ma è in attesa di ricevere dallo Stato Italiano anche un equo risarcimento per i danni fisici e morali subiti per l’ingiusta detenzione.