22 Maggio 2023
Non cala l’attenzione per l’Emilia Romagna, dove anche lunedì l’allerta meteo è rossa. La paura, adesso, è per le frane che potrebbero verificarsi. Fari puntati su montagna, bassa collina, pianura e costa romagnola, collina e pianura bolognese. Allerta arancione per criticità idraulica sulla pianura modenese, mentre aumenta la preoccupazione per il Po, che in Piemonte è esondato al confine tra Torino e Cuneo, e nel capoluogo piemontese i Murazzi sono stati chiusi nell’attesa in serata di una piena ‘moderata’.
In 10mila, intanto, hanno potuto fare rientro a casa mentre restano 26mila gli sfollati in Emilia Romagna. Gli interventi di assistenza alla popolazione proseguono 24 ore su 24, grazie a tutte le forze in campo; 5.370 (di cui circa 4mila nel ravennate, 734 nel bolognese, 632 nel forlivese-cesenate e 4 nel riminese) sono accolti in albergo e nelle strutture allestite dai Comuni, scuole, palazzetti e palestre; le altre hanno trovato sistemazioni alternative (seconde case, amici e parenti). Restano 43 i comuni coinvolti dagli allagamenti e, sul versante del dissesto idrogeologico, risultano circa 305 le frane concentrate in 54 comuni. Tutte le squadre di rilevatori (soprattutto nel ravennate e in provincia di Forlì-Cesena) sono in campo, anche con i droni laddove le strade non sono più percorribili.
Si scava nel fango, cercando di ripulire strade e case. In centinaia stanno lavorando per tentare di tornare a una normalità che sembra lontana secoli. Sono 4mila gli interventi dei vigili del fuoco dall’inizio dell’emergenza, mentre continuano ad arrivare da tutta Italia le colonne mobili delle protezioni civili regionali: nessuno è rimasto fermo, la macchina dei soccorsi si è attivata per raggiungere le zone dell’alluvione. Quasi 33mila persone e 1.700 volontari sono al lavoro in Emilia-Romagna. Tra i volontari, 374 appartengono alle colonne mobili regionali di Trento, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Alto Adige, Lombardia, Lazio, Toscana, Abruzzo e Umbria. A queste si aggiungono i 612 volontari dell’Emilia-Romagna e i 139 appartenenti alle organizzazioni nazionali di volontariato. Per quanto riguarda la viabilità, sono 622 le strade chiuse, di cui 225 chiuse parzialmente e 397 totalmente. Complessivamente 236 a Bologna, 201 in provincia di Forlì-Cesena, 139 nella provincia di Ravenna e 46 nel Riminese. Prosegue al link: