Il corpo di una donna fatto a pezzi e nascosto in alcuni sacchi neri è stato ritrovato a Borno, nel bresciano, in un dirupo in località Paline.
Si indaga per omicidio con i carabinieri, coordinati dal pm Lorena Ghibaudo stanno provando a risalire all’identità della vittima in base alle denunce di scomparsa presentate negli ultimi tempi in alta Valle Camonica.
Le indagini sono in corso mentre sono già iniziate nei laboratori dell’Istituto di medicina legale degli Spedali civili di Brescia gli accertamenti sui resti. I sacchi neri con il corpo sezionato sono stati trovati da un passante in un dirupo a Borno, lungo la strada che collega la Valle Camonica alla Val di Scalve, nella Bergamasca. Il sostituto procuratore Lorena Ghibaudo, arrivato sul posto per i primi rilievi insieme alla sientifica, ha affidato l’incarico al medico legale Nicoletta Cerri. L’obiettivo è di provare a dare un’identità al cadavere della donna fatta a pezzi e occultata in quattro sacchi neri infilati nei rovi a poca distanza dalla strada che collega le due valli a cavallo tra bresciano e bergamasca. Lo stato del corpo non ha permesso neppure di stabilire una probabile età della vittima.
Unica certezza è che il volto è stato sfregiato con il fuoco forse nel tentativo andato male di distruggere il cadavere per liberarsene. Il primo passo delle indagini, per ora, è quello di vagliare tutte le denunce di scomparsa per capire se possano esserci riscontri tanto in Vallecamonica che nella parte bergamasca. Una indagine complicata mentre rimane il giallo. La procura di Brescia sta valutando anche i passaggi con le celle telefoniche del posto che, essendo isolato, potrebbe comunque fornire una pista importante e dare una svolta. Il fascicolo aperto in procura è per omicidio ma rimane ancora contro ignoti.