“Quello che dimentica la Priolo è che per realizzare un piano straordinario di opere serve tempo e che esiste invece un piano immediato, inderogabile che dipende solo da lei: pulire i fiumi e gli archi dei ponti che sono ancora ostruiti da alberi e detriti e abbassare i letti dei
fiumi che ormai hanno una portata molto ridotta”. Lo dice Elena Ugolini, candidata sostenuta dal centrodestra alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, tornando ad attaccare la Regione sull’alluvione: “Continua lo ‘scaricabarile’ di responsabilità
di chi ha amministrato la nostra regione per oltre cinquant’anni”, dice Ugolini.
Secondo la candidata “questa manutenzione ordinaria non è stata fatta negli ultimi 20 anni e non è stata realizzata neanche in questi 16 mesi dopo l’emergenza, sfruttando le due estati che hanno avuto a disposizione”. “Occorre liberare nell’immediato – aggiunge – gli alvei dai ceppi e dalle sterpaglie per garantire la capacità idraulica di corsi d’acqua, occorre liberare i fiumi dalla legna che viene tagliata e stivata negli alvei dove poi rimane. Occorre evitare che le cataste di legna che si accumulano a monte durante le piene creino barriere presso i ponti, alterando il regime idraulico di deflusso in caso di piena, causando sormonti e vere e proprie bombe d’acqua una volta che i tappi che si generano presso i ponti si aprono per la forte pressione idraulica”.