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La difesa del Cesena è di burro: la Samp sbanca il Manuzzi

Nel catino dell’ex Fiorita va in scena una partita pirotecnica (3-5). I bianconeri di Mignani partono bene, poi perdono (più volte) la trebisonda. Contestata la direzione di gara del signor Piccinini

Gol convalidati. Reti annullate dal Var. Magie da leccarsi i baffi. Papere da film horror. Giocate sopraffine. Patacate degne della ‘miglior’ partita fra scapoli ed ammogliati. Sagre dell’orgasmo. Festival della bestemmia. E’ successo di tutto (e di più) fra Cesena e Sampdoria. Di tutto e di più. Alla fine però, a brindare, è ‘solo’ la truppa blucerchiata. Truppa che, al termine di una gara a dir poco pirotecnica, espugna il Manuzzi per 5-3.

SUBITO EMOZIONI – Gara subito vibrante. Divertente. Gustosa. Croccante. Ricca di spunti interessanti. Al minuto tredici, un’arrembante Cesena (schierato con un inedito 3-5-1-1 che prevede l’inserimento in mezzo al campo di Francesconi, con Shpendi unica punta supportata da Berti), passa: angolo di Calò, magistrale incornata di Prestia. Appena 100 secondi dopo, però, è proprio il capitan bianconero – con uno sfortunato tocco su un colpo di testa di Kasami – a colpire a morte Pisseri. Proprio sotto la Curva Mare. Altri sette giri di lancetta e la Samp – agevolata dalla ‘solita’ leggerezza bianconera di dietro – mette la freccia, con Merlensteen. La band di Mignani pare in apnea. In crisi d’identità. Ed invece al 28’ riesce a rimettersi in carreggiata, con un jolly di Adamo che rianima all’improvviso il catino del Manuzzi. Un catino quasi interamente colorato di bianco e nero, visto il divieto di trasferta imposto agli ultras doriani residenti in Liguria.

PAPERE E BESTEMMIE – Lo start della ripresa regala una clamorosa traversa colpita da Ciofi al 54’. Un minuto dopo, però, è la Samp a ripassare davanti: corner (maledetti calci piazzati!) di Venuti, il disastroso Pisseri sbaglia l’uscita (mamma mia…) e il ‘solito’ Merlensteen insacca.  Ritmi sempre altissimi, con errori (più o meno) grossolani da ambo le parti. Al 62’ la truppa di Sottil segna il quarto gol, con l’implacabile Tutino. Sembra finita, per il Cesena. Un Cesena che, di dietro, fa acqua da tutte le parti. Ci pensa però il neo-entrato Kargbo al 65’ a ridare linfa vitale alle speranze bianconere. Il 4-4? Arriva. Grazie a Shpendi. Al 70’. Ma l’arbitro Piccinini di Forlì, aiutato dal Var, annulla (giustamente) per fuorigioco. Dopo che, due minuti prima, non aveva concesso al Cavalluccio un rigore (quasi) solare. I ritmi restano sostenuti. Il Cesena ci prova sino alla fine, o quasi. Ma a regalare l’ottavo gol di giornata è ‘solo’ Akinsanmiro (88’).

MIGNANI NON CONVINCE – Nei minuti finali c’è tempo anche per l’espulsione di Kargbo per proteste. Il sempre più criticato Mignani (per l’ex Palermo, ancora una volta, cambi a gara in corso non proprio – ehm ehm – azzeccatissimi…), in vista delle prossima sfida casalinga con il Brescia, ora ha una gatta da pelare in più. (Flavio Bertozzi)

 

CESENA-SAMPDORIA 3-5

CESENA (3-5-1-1): Pisseri 4,5; Ciofi 5,5, Prestia 5,5 (37′ st Van Hooijdonk sv), Mangraviti 4,5 (23′ st Celia 4,5); Adamo 6, Calò 6,5, Francesconi 5 (16′ st Kargbo 5), Bastoni 5, Donnarumma 5,5 (37′ st Tavsan sv); Berti 5,5; Shpendi 5,5. A disp.: Klinsmann, Siano, Chiarello, Mendicino, Ceesay,  Piacentini, Pieraccini. All.: Mignani 4.

SAMPDORIA (3-5-2): Silvestri 4,5; Bereszynsky 5,5, Riccio 6, Vulikic 5; Venuti 6,5 (38′ st Giordano sv), Kasami 6,5 (28′ st Bellemo 6), Merlensteen 7,5, Benedetti 6,5 (28′ st Akinsanmiro 7), Ioannou 6 (16′ st Depaoli 6); Coda 6 (38′ st La Gumina sv), Tutino 7. A disp.: Vismara, Ghidotti, Pedrola, Ferrari A., Yepes, Veroli, Sekulov. All.: Sottil 6,5.

ARBITRO: Marco Piccinini di Forlì 4,5.

RETI: 13′ pt Prestia (C), 15′ pt Prestia aut. (S), 22′ pt Merlensteen (S), 28′ pt Adamo (C), 10′ st Meulensteen (S), 17′ st Tutino (S), 20′ st Kargbo (C), 43’ Akinsanmiro (S).

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