Tragedia sfiorata a Reggio Emilia, dove intorno alle 20 è precipitato un ultraleggero. A bordo c’erano due persone – un pilota di linea e un passeggero suo amico – che si sono salvati grazie al paracadute balistico in dotazione all’aereo da turismo “P-92”, un sistema d’emergenza che si aziona quando il motore si spegne o ha malfunzionamenti, in modo da frenare e attutire la caduta.

I due sono rimasti feriti con traumi vari, ma dai primi accertamenti non risulterebbero essere in pericolo di vita.
Il velivolo era decollato da pochi minuti dal piccolo aeroporto reggiano Campovolo, dov’era in corso un’iniziativa della scuola di volo Top Gun. Qualcosa non ha funzionato e il pilota, dopo aver lanciato il ‘mayday’ alla torre di controllo, ha azionato il dispositivo di emergenza.
L’ultraleggero è caduto in aperta campagna, nella frazione di Villa Sesso, non arrecando danni ad abitazioni o a terzi. Sul posto i vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza la zona prevenendo eventuali principi d’incendio e soprattutto estraendo dalle lamiere i due occupanti consegnati al personale medico del 118 che li ha trasportati in ambulanza all’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. I carabinieri indagano per ricostruire la dinamica.

COS’E’ IL PARACADUTE BALISTICO

Il paracadute balistico è un paracadute che viene installato sull’aeroplano ed è azionabile in situazione d’emergenza: il sistema permette di lanciare, grazie ad un razzo a propellente solido, un paracadute che è fissato all’interno del velivolo grazie a delle cinghie.

Il sistema è in pratica composto dal paracadute, dalle cinghie di fissaggio e da quelle di sospensione, da un’unità d’estrazione e dal razzo. Il paracadute balistico è attivabile grazie ad una maniglia, che però prevede un sistema protezione che impedisca l’apertura accidentale sia a terra che in volo: è necessario infatti, prima di decollare, rimuovere un pin di sicurezza e, in volo, una cover per poter tirare la maniglia che aziona il sistema.

I paracaduti balistici hanno rivoluzionato la sicurezza nel settore dell’aviazione generale fornendo un’ulteriore misura di sicurezza agli occupanti dei velivoli, teoricamente in modo simile a come fanno le cinture di sicurezza sulle automobili.

”Conad”/
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