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Allo Yacht Club de Monaco focus sul futuro dell’industria della nautica da diporto

Il punto sulla situazione del settore al Cluster Yachting Monaco, con focus sulle previsioni per il 2030

21 Maggio 2024

Sono 10.729 gli yacht a motore che attualmente popolano il mercato, 1.897 quelli a vela, per un’età media a imbarcazione di 23 anni. Sono 1.166 invece i progetti in cantiere (in costruzione oppure a essere stati ordinati). A dominare in questo campo è l’Italia con il 51,4%, anche se il Paese rappresenta solo il 40,1% della produzione mondiale in termini di tonnellate lorde. È il quadro tracciato al Cluster Yachting Monaco che ha riunito un centinaio di professionisti dello yachting e una flotta di yacht ormeggiati nella Marina YCM per il suo primo Open Day 2024. L’incontro è stata l’occasione per fare il punto sulla situazione del settore e fare previsioni per il 2030. “Il settore deve distinguersi nel miglior modo possibile. Il nostro Cluster è sempre citato come riferimento ed è uno dei migliori al mondo. Dobbiamo mantenere lo slancio”, ha affermato Bernard d’Alessandri, presidente di Cluster Yachting Monaco e segretario generale dello Yacht Club de Monaco. La produzione di superyacht è raddoppiata negli ultimi dieci anni con 132 esemplari costruiti. La Germania guida la classifica per quanto riguarda la lunghezza media dei superyacht in costruzione con 94,4 metri, seguita dai Paesi Bassi con 62 metri. Gli yacht personalizzati dai loro armatori rappresentano il 63,3% della flotta globale.

L’evento

Dopo una presentazione sulle statistiche del settore nel 2024 da parte di Katia Damborskydi Boat International, si sono svolte due sessioni sotto forma di panel che hanno affrontato il tema dell’evoluzione della nautica da diporto nell’immediato futuro con una visione a 360° dei diversi attori coinvolti e del loro impegno per la sostenibilità. Tutti i delegati hanno inoltre avuto l’opportunità di visitare i 15 yacht ormeggiati nella Marina YCM, presentati da Sanlorenzo, Oceanco, Novamarine, RIB, Riva, Pardo, Saialia Yachts, Baltic Yachts, Dominator Yacht, Costruzioni Navali Tigullio, Palmer Johnson, Overmarine, Feadship e Philip Zepter Yachts.

Le tendenze per il 2024

Le tendenze internazionali per il 2024 mostrano una marcata preferenza per i motori diesel, che surclassano di gran lunga i motori ibridi e diesel/elettrici. Durante l’evento si è discusso anche dell’aumento dell’uso di oli vegetali idrogenati (HVO). Feadship ha compiuto un altro passo verso il suo obiettivo di produrre superyacht a zero emissioni di carbonio entro il 2030, con l’Obsidian, un superyacht di 84,2 metri che può funzionare con un carburante diesel non fossile HVO. Per non essere da meno, Sanlorenzo sta testando questo nuovo biocarburante a emissioni pulite anche sul Lammouche da 44 metri.

Come sarà il settore nel 2030?

Ottimizzazione della progettazione dello scafo per una migliore efficienza del carburante, motori più puliti ed efficienti, motori ibridi, diesel-elettrici ed elettrici, vele rigide, carburanti HVO/bio, energia solare, idrogeno/idrogeno verde, metanolo/metanolo verde e innovazioni sostenibili sono tutte soluzioni disponibili ora per migliorare la sostenibilità delle navi. Come sarà il settore nel 2030? Una serie di partecipanti al panel ha tentato di rispondere a questa domanda effettuando proiezioni generali per il settore. “Secondo me l’approccio a 360° è il più interessante“, ha osservato Artur Poloczanski, direttore delle pubbliche relazioni di Sunreef. “Bisogna sapere come ottimizzare uno yacht per raggiungere l’obiettivo di sostenibilità”.

Cluster Yachting Monaco

Il 10 giugno 2024, i membri di Cluster Yachting Monaco si incontreranno nuovamente per celebrare i dieci anni dell’associazione. Fondato nel 2014 da Bernard d’Alessandri, il Cluster Yachting Monaco è uno dei primi al mondo destinato esclusivamente agli operatori del settore della nautica da diporto. È in linea con le azioni intraprese da un comitato guidato dal governo (Conseil Stratégique pour l’attractivité) con l’obiettivo di fornire una piattaforma per il dialogo con le autorità decisionali. (LaPresse)
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