La Romagna è sempre quella. Sempre quella, eh. La Romagna Capitale cantata (anche) dall’Orchestra Casadei. La Romagna che si sveglia col sorriso ogni mattina. La Romagna che profuma di Liscio, di piadina, di Sangiovese, di fritto misto, di crema abbronzante, di bomboloni caldi mangiati all’alba, di teutoniche (più o meno) accaldate. La Romagna che ha fatto la Storia. La Romagna ‘targata’ rigorosamente Gatteo a Mare. La Romagna che proprio oggi, a due passi dalla foce dello storico Rubicone, ha celebrato con una piccola festa l’inossidabile Alvaro Spinelli. Ottantadue anni da compiere il prossimo luglio, abbronzatura dorata ed omogenea, occhi magnetici coperti da un paio di occhiali da sole, viso cesellato dal vento e dalla salsedine, parlantina spedita, simpatia a dir poco contagiosa, battuta sempre in canna, una laurea in Tuttologia nel cassetto, sapiente distillatore di aneddoti, il mitico Alvaro è uno dei grandi ed indiscussi pionieri del turismo di massa ‘griffato’ Riviera Romagnola. Uno che ha dedicato la sua vita intera all’ospitalità. Uno che, proprio in queste ultime ore, ha dato ufficialmente il via alla sua sessantesima stagione in riva al mare. “Ho iniziato nel lontano 1966 – spiega Alvaro – ed oggi sono ancora qui al timone di comando di questa attività con la stessa voglia e la stessa passione di un tempo. Per me quello del bagnino non è un lavoro, ma una vocazione…”. Il signor Spinelli, sul turismo di Romagna, potrebbe scrivere un libro intero. Anzi no, un’enciclopedia. “Verissimo! – conferma Alvaro – Anche perché, in tutti questi anni, ne ho viste di cotte e di crude. Il mio stabilimento balneare è stato e continua ad essere tuttora un porto sicuro per chi vuole prendere la tintarella, per chi vuole farsi un bell’aperitivo o per chi vuole mangiare un piatto sfizioso al nostro ristorante (Il Mare in Pentola, ndr). Di sicuro, le soddisfazioni in questi primi 59 stagioni, non sono di certo mancate. Il momento più duro della mia lunga carriera da bagnino? L’anno del Signore millenovecentottantanove. Quella della mucillagine è stata una mazzata tremenda. Ma anche in quel caso, come tutta la Romagna che fa turismo, siamo riusciti a rialzarci e a ripartire…’. Legato da una vita all’inseparabile e sempre sorridente Rosanna (“Mi sono sposato soltanto un anno dopo aver cominciato a fare il bagnino – sghignazza Alvaro – e così con le villeggianti non ho mai potuto fare il playboy sul serio…”) il signor Spinelli manda quotidianamente avanti il suo stabilimento assieme ai suoi tre adorati figli Alessandro, Valentino e Giuliano (“…ma il lavoro grosso lo fanno loro – sottolinea Alvaro – io curo più che altro le relazioni con il pubblico…”). Campione di umiltà e di lungimiranza, ex assessore (anche) al turismo del Comune di Gatteo a Mare, Alvaro più che al passato preferisce però guardare al futuro. “Ad andare in pensione non ci penso minimamente, finché il fisico regge vado avanti. Lavorare 15 ore al giorno non mi pesa affatto…”. Si scrive Alvaro Spinelli. Si legge Highlander Romagnolo. Un highlander che sarebbe da clonare subito. Capito, gentili lettrici e gentili lettori?!? Su-bi-to. Immediatamente. (FLAVIO BERTOZZI)
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