All’ombra del nostro Castello si trova Piazza Francesca da Rimini, un luogo che rende omaggio a una figura epica della storia riminese, simbolo dell’amore eterno. Uno spazio che ci ricorda, al contempo, quanto sia importante promuovere il rispetto e la dignità per ogni persona, e che ci invita a riflettere su una realtà dolorosa: ovvero che, troppo spesso, ancora oggi, la vita delle donne si intreccia con situazioni di violenza e sofferenza, in tanti ambiti.
Le ultime indagini dell’Istituto Superiore di Sanità, ad esempio, hanno evidenziato un dato su cui non si può fare spallucce, voltandosi dall’altra parte: tra i giovani, in particolare nella fascia di età 17-44 anni, le donne riportano una maggiore frequenza, intensità e durata del dolore rispetto agli uomini, con evidenti ripercussioni anche sul benessere personale e la propria quotidianità. Eppure, nonostante questo, il dolore delle donne è ancora sottovalutato e, non di rado, sminuito, minimizzato e ricondotto ad altro.
Patologie dolorose croniche specifiche, come la dismenorrea (che colpisce circa l’80% delle donne, anche se spesso in forma lieve) e l’endometriosi (che affligge il 10% delle donne e può causare infertilità nel 30-40% dei casi), ricevono poca attenzione. Non possiamo ignorare altre patologie come la fibromialgia, la vulvodinia, la nevralgia del pudendo e il dolore pelvico, tutte condizioni che limitano gravemente l’autonomia e la qualità di vita delle donne. A queste si aggiungono le problematiche legate all’età, come le fratture da osteoporosi e l’artrosi, che minano ulteriormente la salute e l’indipendenza femminile.
È giunto il momento di dare piena attuazione alla legge 38/2010 sul “diritto a non soffrire” la quale necessita di un rapporto diretto e continuativo medico-paziente, con un approccio multidisciplinare che metta al centro la collaborazione tra specialisti al fine di offrire una risposta integrata e personalizzata. È questa la Regione a cui guardo, o meglio, guardiamo. È essenziale costruire un sistema sanitario che ascolti e risponda ai bisogni di tutte e tutti, a cominciare da chi è più esposto, all’interno di un modello di governo che promuova l’uguaglianza in maniera trasversale, ovvero in tutte le sfere della vita sociale: nelle relazioni, nei salari, nelle opportunità di carriera, nel bilanciamento tra vita professionale e familiare e tanto altro.
Oggi parleremo proprio di donne, esplorando oltre gli stereotipi, grazie al talento della poetessa Isabella Leardini che ci accompagnerà in un momento di riflessione condivisa (martedì 12 novembre, alle ore 18, in via Cairoli 5).
William Raffaeli, candidato Pd alle elezioni regionali dell’Emilia-Romagna