Il 14 e 15 ottobre si celebra la Festa del Borgo Sant’Andrea di Rimini, evento biennale, che nasce come evento culturale tra letteratura ed enogastronomia organizzato da un’associazione di borghigiani, con la partecipazione del Comune, della Parrocchia e delle maggiori associazioni di categoria.

Da sempre la Festa ha la capacità di attirare i migliori talenti artistici e realtà economiche locali, realizzando un connubio vincente di cultura, svago e divertimento, registrando inoltre un numero elevato di presenze. Sebbene nelle edizioni passate non siano mancati omaggi a grandi personalità della cultura, da Pascoli a Fellini, di recente si è cercato di dare un nuovo corso alla manifestazione, ponendo l’accento sull’accostamento letteratura-gastronomia, e dedicando la festa, di volta in volta, ad un grande scrittore italiano che si sia anche occupato di cibo, vino e territorio.

L’edizione 2013 è stata dedicata a Fabio Tombari, quella del 2015 a Mario Soldati. Il 2017 vedrà protagonista lo scrittore Piero Meldini, noto autore contemporaneo, i cui libri sono stati tradotti in diversi Paesi. Sin dagli anni Settanta si è occupato, con grande passione, della storia, della cucina e del territorio riminese, inoltre ha partecipato alla fondazione della rivista “La Gola – mensile del cibo e delle tecniche di vita materiale”. Ha collaborato a vari quotidiani, da “Il Messaggero” a “La Repubblica”, da “L’Unità” a “Il Resto del Carlino”, da “La Nazione” a “Il Giorno”. Le sue opere hanno ottenuto numerosi riconoscimenti come il premio Bagutta, il premio Vittorini Siracusa, il premio Catanzaro, il premio Selezione Campiello. Tra i suoi scritti, ne “La falce dell’ultimo quarto” è possibile trovare peculiari descrizioni del Borgo Sant’Andrea.

Il programma della festa.

Mostre fotografiche e didattiche: La festa offrirà la possibilità di visitare varie mostre, adibite per conoscere meglio e riscoprire la storia e l’enogastronomia borghigiana: la cucina riminese e della Valmarecchia, il trenino Rimini-Novafeltria, Mercatino Marecchia-Rimini andata e ritorno, i presidi Slow Food nel Borgo Sant’Andrea, 160 anni della Chiesa di San Gaudenzo, Sant’Andrea: un borgo tra le acque. L’acqua, in particolare, ha sempre rappresentato un motivo ricorrente della festa sin dagli inizi, questo perché il Borgo è conosciuto per il suo Lavatoio e per i numerosi corsi d’acqua (fossi) che lo attraversavano.

Incontri con l’autore: La festa si prefigge di valorizzare e promuovere il patrimonio culturale e artistico, le emergenze monumentali e l’identità di una città dalla storia millenaria e dalle infinite bellezze. Il Borgo, con la sua vocazione all’accoglienza come terminale del forese si presta dunque come ideale scenario per avvicinare autori e lettori, annullando le distanze solitamente esistenti e recuperando il piacere del dialogo, dello scambio, della conversazione.

Documentari: La festa sarà arricchita dalla proiezione di due documentari: “Scartamento ridotto” di Sergio Zavoli (1952) e “Ferrovia Rimini-Novafeltria”.

I luoghi della festa: Via Saffi: il Corso, la via principale del Borgo, ospita di diritto la gran parte degli eventi legati al tema di questa festa e al suo ospite principale. Via Melozzo da Forlì: questo ex Foro Boario da poco rinnovato ospiterà la seconda edizione di un mercatino della bellezza, della natura e del benessere con decine di espositori. Nella piccola piazzetta si alternano dimostrazioni, consulti e trattamenti benessere con esibizioni di atleti, danzatrici e performers di vario tipo. Via delle Fosse: Idee, artigianato e creatività popoleranno la via. Via Lavatoio: questa via “storica” ospiterà un percorso che, con la guida di esperti sommelier, offrirà la possibilità di immergersi nei profumi e nei sapori locali. Via Montefeltro: la lunga arteria che collega piazza Mazzini a via Marecchiese, proporrà un coloratissimo e variegato mercatino. Via Covignano: la cosiddetta vecchia “Polverara” si riempirà per la festa di parchi divertimenti, mercanti, banchi di gastronomia offerti dagli operatori locali e da produttori provenienti da diverse regioni italiane.

Lotteria di San Gaudenzo: Nei giorni della festa sarà possibile acquistare i biglietti della Lotteria di San Gaudenzo 2017, con i quali si potranno vincere ricchi premi. Oltre alla tradizionale auto o altro mezzo di locomozione, nel monte-premi della Lotteria 2017 verranno inserite tante opportunità di bonus validi per acquisti negli esercizi commerciali e nelle strutture di servizio della provincia.

Cene di Strada: In ogni strada del Borgo i residenti organizzeranno una tavolata con lo scopo di permettere l’incontro tra persone che, pur abitando negli stessi fabbricati o nello stesso borgo, non hanno mai avuto la possibilità di conoscersi bene e socializzare. In effetti le cene socializzanti possono essere un rimedio importante alla tendenza a chiudersi in se stessi ed a vivere una vita virtuale causata dall’eccessivo utilizzo dei social network. Meglio ancora se organizzate in occasioni come queste di una festa veramente “popolare” e “partecipata”.

Mix Festival di musica colta, moderna, popolare nelle strade e nelle piazze del borgo: La parte dedicata dell’intrattenimento sarà particolarmente curata e prenderà spunto dalle molteplici e esperienze pilota di città italiane che hanno saputo “caratterizzare” in senso culturale e di condivisione le arti di strada e gli aspetti “colti” di musica, danza e arti espressive. Un esempio verrà dalla scelta veramente alternativa di portare la “Buona Musica” nel Borgo, allorché, nelle piazzette e in altri spazi aperti, si apriranno inediti “auditorium”, piccole arene dove si potranno ascoltare le esibizioni di orchestre a fiati, fisarmoniche, violini, giovani gruppi musicali. Una esperienza di festival della musica classica, moderna, popolare portata in mezzo alla gente, anche con l’ausilio di video che riproducono su medio-schermo opere liriche, balletto, operetta.

Artisti di strada: Anche questo, pur essendo un campo molto sfruttato dagli organizzatori di feste popolari e festival tematici, è un settore che l’Associazione quei de Borg intende perseguire e valorizzare. Da mesi è iniziata una ricerca attenta di artisti di strada cresciuti nelle città e nei borghi della nostra provincia o provenienti da esperienze artistiche in altre regioni. Gli artisti di strada sono unanimemente riconosciuti come veri portatori di cultura popolare, sia per le musiche, per i testi, per i racconti, per le tipologie di performance che trasferiscono nelle strade in mezzo alla gente. Un patrimonio che anche noi intendiamo valorizzare, trasformandolo in un appuntamento biennale.

Le Botteghe: Le attività del Borgo usciranno dal loro spazio abituale per entrare nel cuore della festa con i loro prodotti, i loro servizi e la loro storia.

Le Osterie: Nei primi anni del secolo scorso furono aperte numerose osterie con le insegne “Vino e cucina”, le stesse erano molto frequentate dagli uomini del Borgo, anche perché nelle proprie case, in genere, si beveva acqua ed aceto e quindi, per bere un buon bicchiere di vino, si doveva andare in Osteria. Percorso delle antiche Osterie e locande: l’Osteria di Munfagnin (davanti alla fornace Fabbri), l’Osteria di Pacoun (dove oggi c’è il ristorante giapponese), La Rosa della Cesarina (poi caffè Titano, oggi Deja Vu), infine Turel sulla Circonvallazione Occidentale. Durante la Festa quattro osti contemporanei interpreteranno la cucina delle vecchie Osterie per rievocare la vecchia atmosfera del Borgo.

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